Come il Lean Thinking può migliorare i processi e aumentare i risultati: il caso Irrimec
Un’azienda sana e dinamica può accrescere ulteriormente i propri risultati con l’introduzione del Lean Thinking? La famiglia Fratus non ha dubbi, anzi è stata la prima a spingere della direzione di questo cambiamento, spinta dalla volontà di incrementare i propri numeri e la qualità dei propri prodotti.
Oggi comincia una nuova, breve, rassegna che illustrerà gli aspetti più rilevanti della collaborazione nata nel 2017 e tutt’ora in corso tra B-Space e Irrimec. Seguiranno altre due puntate, dove approfondiremo le attività di montaggio e carpenteria e l’informatizzazione dei dati attraverso il MES, o Manufacturing Execution System.
Irrimec srl dal 1974 progetta, realizza ed esporta in tutto il mondo sistemi di irrigazione innovativi con lo scopo di offrire al settore agricolo soluzioni anche custom.
“In un settore così competitivo vogliamo restare al passo con i tempi implementando nuovi processi aziendali”
Queste le parole del General Manager Jacopo Fratus. Lanciata la sfida è stata subito accolta da Business Space che ha proposto immediatamente un assessment volto a:
analizzare l’attuale asset organizzativo;
ricercare i macro-aspetti sui quali agire;
proporre soluzioni operative.
Un aspetto fondamentale per la riuscita dell’assessment e per garantire il successo di un progetto di cambiamento è stato dato dal forte commitment della Proprietà. Oltre ad Alfonso Fratus De Balestrini (Managing Director) e Jacopo Fratus De Balestrini (General Manager), sono state fin da subito coinvolte altre figure di riferimento dei diversi dipartimenti. L’assessment ha così potuto vagliare:
Logiche industriali e produttive – Layout, pianificazione della produzione, metodi di produzione, gestione dei magazzini e degli acquisti;
Strategie industriali – Mansionari, responsabilità, ruoli e competenze e distribuzione dei compiti
Sistema informativo e gestionale – Funzionalità importanti non performanti e flussi informativi non perfettamente strutturati
Quest’analisi ha permesso di individuare i principali aspetti sui quali far leva per migliorare il flusso logistico-produttivo andando ad intervenire sulle aree fulcro dell’azienda:
Carpenteria e lavorazioni meccaniche
Montaggio Macchine e Gruppi motopompa
Bobinatura e Collaudo
Spedizione
Per sapere come si sia sviluppato il progetto e quali risultati siano stati ottenuti, rimandiamo al prossimo appuntamento di questa Case History B-Space.
Tips&Tricks
Il conflitto, perché evitarlo?
I conflitti sono una variabile spesso presente in tutti i contesti delle nostre vite e si verificano quando le persone coinvolte sentono di avere pensieri o comportamenti incompatibili con quelli degli altri.
Il conflitto, in sé, non deve essere necessariamente visto come un aspetto negativo della vita, tantomeno di quella lavorativa. Un gruppo in cui vi è assenza di conflitto, infatti, è un gruppo statico e stagnante che non è orientato al confronto, al dialogo, alla sfida quotidiana, al cambiamento, visto in ottica di crescita e sviluppo.
Il vero indicatore per capire se il gruppo sia efficace, non è infatti la presenza del conflitto, ma il modo in cui esso viene gestito e risolto.
I motivi per cui non dovremmo avere paura del conflitto sono evidentemente noti ma di difficile reale comprensione: perché è una cosa naturale. Le persone hanno obiettivi diversi, sono mosse da motivi spesso non compatibili l’uno con l’altro, hanno esigenze contrapposte quindi “confliggono”.
La prima azione da fare per gestirli al meglio, quindi, è forse la più difficile perché richiede un cambio di mindset, ovvero accettare che il conflitto sia inevitabile, non lo si può eliminare, quindi accettarlo ed affrontarlo. Il conflitto sommerso porta dei costi nascosti enormi: si va da piccoli “dispettucci” e ostruzionismo fra colleghi a veri e propri atti di sabotaggio.
La seconda cosa che si può fare è chiedere alle parti in causa di proporre soluzioni in relazione al tema di cui si discute. Spesso l’energia del conflitto viene convogliata in maniera distruttiva (riunioni sterili, ostracismo, lunghi scambi di email, pettegolezzi, lamentele di corridoio etc).
Stimolare e raccogliere idee di risoluzione e miglioramento è sicuramente un’ottima strada, aiutando gli attori diretti a diventare parte della soluzione piuttosto che parte del problema.
Noi di B-Space, con i nostri business coach, proviamo a farlo tutti i giorni al meglio.
E voi in azienda, come fate?