Il Temporary Manager nelle PMI: sul Controllo di Gestione
Abbiamo recentemente esplorato la figura del Temporary Manager come risorsa strategica per le Piccole e Medie Imprese. L'inserimento temporaneo di una figura manageriale esterna porta con sé vantaggi notevoli, che vanno oltre la semplice copertura di un ruolo vacante o la gestione di un progetto specifico. In particolare, desideriamo approfondire il ruolo e l'impatto del Temporary Management nell'ambito del Controllo di Gestione, raccontando l'esperienza concreta maturata nelle aziende che hanno scelto di avvalersi di questo servizio tramite B-Space.
Come già accennato in precedenza, un Temporary Manager si distingue per alcune caratteristiche fondamentali. Innanzitutto, offre un apporto di esperienza specialistica immediatamente operativa, bypassando le lunghe curve di apprendimento tipiche dei nuovi inserimenti permanenti. Questo è cruciale in un'area tecnica come il Controllo di Gestione, dove la rapidità nell'analizzare dati e produrre report significativi può fare la differenza nell’affrontare e gestire situazioni critiche o potenzialmente tali.
In secondo luogo, il TM opera con un approccio intrinsecamente obiettivo e focalizzato sul raggiungimento di risultati concreti, libero da condizionamenti interni o dinamiche aziendali preesistenti.
Infine, porta con sé una visione esterna e strategica, spesso preziosa nei momenti di transizione, cambiamento o crescita, aiutando l'imprenditore a vedere l'azienda da una prospettiva diversa e ad identificare nuove opportunità o aree di miglioramento.
Tuttavia, in riferimento alla figura di un Temporary Manager, l’imprenditore potrebbe porsi una domanda legittima: dopo di lui, cosa rimarrà concretamente alla mia azienda?
È una riflessione lecita. L'obiettivo di questa figura non deve essere solo risolvere un problema contingente, ma portare competenze interne durature.
Da parte nostra, possiamo affermare che l'intervento di un Temporary Manager specializzato in Controllo di Gestione, se ben pianificato ed eseguito, non è mai fine a sé stesso, ma lascia un'eredità tangibile e preziosa:
Un miglioramento strutturale nell'organizzazione dell'ufficio amministrativo e nell'implementazione delle attività cardine del Controlling
Molte PMI, pur eccellendo nel proprio core business, mancano di un sistema di controllo di gestione strutturato: l'area amministrativa è infatti spesso assorbita dagli adempimenti fiscali e contabili obbligatori, relegando l'analisi gestionale a momenti residuali o trascurandola del tutto. Il TM interviene per colmare questo gap. Ciò si traduce nell'introduzione o nel potenziamento di strumenti essenziali come l'analisi dettagliata dei costi (fissi, variabili, diretti, indiretti), la riclassificazione periodica del bilancio secondo logiche gestionali (non solo civilistiche), l'implementazione di un processo di budgeting strutturato e, soprattutto, l'analisi sistematica degli scostamenti tra obiettivi prefissati e risultati effettivi.
Una maggiore interazione tra l'area amministrativa e le altre funzioni aziendali
Il Controllo di Gestione non può vivere isolato: per essere efficace, deve nutrirsi di informazioni provenienti dall'operatività quotidiana e – a sua volta – fornire dati utili a chi opera sul campo. Il TM agisce da ponte, facilitando la comunicazione e la comprensione reciproca. Spesso, infatti, l'area amministrativa non ha una percezione completa delle dinamiche operative, della reale natura dei costi o delle cause profonde di determinate performance. Comprendere il costo reale di un prodotto o servizio, ad esempio, richiede un dialogo costante tra amministrazione, acquisti e produzione; definire politiche di prezzo efficaci necessita di un allineamento tra controllo di gestione e area commerciale. Il TM aiuta a costruire questi canali di comunicazione e a radicare una cultura del dato condiviso.
L’individuazione e formazione di una risorsa interna che possa proseguire il lavoro impostato
L'obiettivo non è creare dipendenza dalla figura esterna, ma trasferire competenze e metodologie all'interno dell'organizzazione. Il TM affianca l'imprenditore nell'identificare all'interno del team esistente la persona con le potenzialità e l'attitudine più adatte a ricoprire, anche gradualmente, il ruolo di controller o referente per il controllo di gestione. Durante il suo mandato, il TM dedica tempo ed energie alla formazione on-the-job di questa risorsa, coinvolgendola attivamente nelle analisi, nella preparazione dei report, nella discussione dei risultati. Questo processo costante assicura che al termine dell'incarico del TM, l'azienda non solo disponga di un sistema di controllo di gestione funzionante, ma abbia anche al suo interno una persona capace di gestirlo, aggiornarlo e farlo evolvere in autonomia. È questo trasferimento di know-how che garantisce la continuità e massimizza il ritorno dell'investimento.
L'intervento di un Temporary Manager nel Controllo di Gestione rappresenta quindi molto più di una soluzione temporanea. È un investimento strategico che, se ben guidato da professionisti esperti come coloro che lavorano in B-Space, lascia all'azienda un patrimonio duraturo: processi più efficienti, maggiore consapevolezza dei numeri chiave, migliore collaborazione interna e, soprattutto, competenze accresciute all'interno del proprio team.