Certificazione di parità di genere: uno strumento etico dagli importanti risvolti sociali ed economici per le aziende
Se dovessimo fare una classifica dei temi più rilevanti di questi anni, la parità di genere sarebbe quasi certamente nei primi posti per tutte le persone a cui dovesse essere chiesto di stilare un elenco. Non si tratta solamente di una tematica sociale, ma la questione ha importanti risvolti economici che non possono essere messi in secondo piano, basti pensare alla differenza salariale a parità di posizione tra uomini e donne che permane ancora in alcuni contesti aziendali.
Per sensibilizzare e, soprattutto, dare risposte concrete a queste differenze senza giustificazione, i governi hanno iniziato a introdurre strumenti dedicati al superamento dei gap esistenti. Primo fra tutti la certificazione di genere. Si tratta di una certificazione volontaria che le aziende di qualsiasi dimensione, pubbliche e private, potranno richiedere agli organismi di certificazione accreditati per attestare la conformità dell'organizzazione di impresa ai principi di parità tra i generi, come l'equità salariale, politiche paritetiche di formazione e avanzamento di carriera, attenzione alla genitorialità, luogo di lavoro adeguato etc.
La finalità del Sistema di certificazione della parità di genere è quella di favorire l’adozione di politiche per la parità di genere e per l’empowerment femminile a livello aziendale, per migliorare quindi la possibilità alle donne di accedere al mercato del lavoro e di rimanervi.
La Legge n. 162/2021 introduce, a partire dal 1° gennaio 2022, la Certificazione della Parità di genere sul posto di lavoro per eliminare il divario di retribuzione tra uomini e donne. La Certificazione di Parità è una delle misure che il Governo ha inserito nel Pnrr, nella missione 5, «Inclusione e coesione», tra le politiche per il lavoro, destinando a questa finalità 10 milioni di euro.
Nella Gazzetta Ufficiale del 1 luglio 2022 è stato pubblicato il DM della presidenza del Consiglio - Dipartimento per la famiglia e le pari opportunità, che definisce a quali valori fare riferimento per ottenere la certificazione: viene adottato a questo fine la prassi UNI PDR 125 2022 entrata in vigore il 16 marzo 2022 in conformità alla norma UNI CEI EN ISO/IEC 17021-1.
Il rilascio della Certificazione è effettuato dagli organismi di valutazione della conformità accreditati in questo ambito ai sensi del Regolamento (CE) n. 765/2008.
Per ottenere la certificazione della parità di genere le imprese dovranno rispettare i parametri minimi definiti dalla norma UNI/PdR 125:2022 relativa alle “Linee guida sul sistema di gestione per la parità di genere”, che prevede l’adozione di specifici KPI (Key Performance Indicator – indicatori chiave di prestazione) inerenti alle politiche di parità di genere nelle organizzazioni.
Raggiungere i parametri minimi significa strutturare e adottare un insieme di indicatori prestazionali (KPI) inseriti all’interno di 6 aree di valutazione per le differenti variabili che contraddistinguono un’organizzazione inclusiva e rispettosa della parità di genere: cultura e strategia, governance, processi HR, opportunità di crescita e inclusione delle donne in azienda, equità remunerativa per genere, tutela della genitorialità e conciliazione vita-lavoro.
Al fine di promuovere l’adozione della certificazione della parità di genere da parte delle imprese, il Sistema prevede un principio di premialità che si realizza con l’introduzione di alcuni interessanti meccanismi di incentivazione. In particolare, per le aziende private certificate secondo la Parità di Genere è possibile ottenere:
· Vantaggi nell'ottenimenti di finanziamenti pubblici
Alle aziende che, al 31 dicembre dell'anno precedente a quello di riferimento, sono in possesso della Certificazione sulla Parità di Genere è riconosciuto un punteggio premiale riconosciuto da autorità che erogano fondi europei, nazionali e regionali, di proposte progettuali ai fini della concessione di aiuti di Stato a cofinanziamento degli investimenti;
· Vantaggi fiscali
Le aziende certificate hanno un esonero dal versamento dei complessivi contributi previdenziali, fino ad un massimo di 50.000 euro; l’esonero è determinato in misura non superiore all'1% per ciascuna azienda, su base mensile.
· Vantaggi nelle gare di appalto
Le aziende certificate ottengono un punteggio aggiuntivo in graduatoria per appalti e gare pubbliche anche in virtù, in taluni casi, del beneficio di riduzione del 30% della garanzia fideiussoria per la partecipazione all'appalto.
LA NOSTRA PARTNERSHIP
Business Space supporta le aziende private che intendono ottenere i vantaggi della certificazione parità di genere offrendo un servizio qualificato di consulenza continuativo, sia durante la fase preparatoria del Sistema che durante la fase di dell'Audit per il rilascio del certificato, fino alla risoluzione di eventuali rilievi notificati dall'Organismo di Certificazione. Il nostro servizio è integrato dalle competenze specifiche di un partner qualificato quale Variazioni Srl.
La consulenza prevede una serie di incontri con i responsabili aziendali, in presenza o da remoto e non appesantisce la normale operatività dell'organizzazione. Le modalità di consulenza vengono adeguate in base alle esigenze delle aziende clienti.
Per qualunque informazione aggiuntiva, non esitate a scriverci a info@b-space.it, saremo felici di darvi tutto il nostro supporto.