Il ruolo vincente del Temporary Manager#3 Operations

Dopo aver parlato del ruolo del Temporary Manager all’interno delle Risorse Umane nell’ultimo appuntamento di questa rassegna firmata B-Space, oggi proseguiamo approfondendo alcuni aspetti dell’area che più ci vede in prima linea: le Operations.

Certamente molto è già stato detto in merito a cosa possa fare un Temporary Manager nelle Operations e quali benefici possa portare all’azienda dove presta il proprio lavoro. Sono stati scritti numerosi libri e infiniti articoli a riguardo, ma quello che vogliamo condividere con voi è un punto di vista diverso dal solito, più personale e introspettivo. Abbiamo chiesto ad alcuni dei nostri Temporary Manager di raccontarci la loro esperienza in prima persona e il risultato è stato decisamente interessante, a tratti inaspettato. Di seguito, abbiamo selezionato per voi alcune suggestioni ricevute dai nostri uomini e dalle nostre donne che ci permettono di guardare al rapporto che si instaura tra la figura del TM e il team con cui si trova a collaborare con occhi diversi: un rapporto dove il lato umano e quello professionale si fondo in profondità e non possono più essere considerati separatamente.

Essere un Temporary Manager nelle Operations significa entrare nel pieno della conoscenza dei prodotti dell’azienda cliente, dei suoi processi produttivi e, soprattutto, della squadra con cui si deve collaborare. La conoscenza dell’attività e dei valori del cliente deve incominciare sempre partendo dal basso, trascorrendo soprattutto il primo periodo sporcandosi le mani, lavorando fianco a fianco dei collaboratori in reparto, affrontando quanti più casi specifici possibili e valutando insieme a loro le diverse sfaccettature dell’operatività quotidiana.

Il valore aggiunto atteso sta nella trasmissione di un metodo di lavoro, di un approccio alle problematiche e, se necessario, anche di uno stile di guida. Il fine ultimo, non dimentichiamolo, consiste sempre nel raggiungere i risultati attesi dallo stakeholder, nei tempi stabiliti.

Il Temporary Manager tipicamente lavora su alcune aree specifiche quali:

  • l’organizzazione di ruoli e mansioni;

  • il miglioramento del lavoro di squadra;

  • l’orientamento del team verso un approccio facts and data, superando l’impostazione del problem solving basato su impressioni, consuetudini etc.

Detta così, può sembrare un lavoro esclusivamente tecnico e razionale, dove contano solo i numeri e le percentuali. La verità è in realtà più ampia. Spesso – ci raccontano i nostri Temporary Manager nei report periodici – si ritrovano in situazioni molto articolate, a volte complesse e prima ancora di affrontare gli aspetti più tecnici, devono imparare a riconoscere e gestire i rapporti umani, affrontando ambiti che vanno oltre al loro ruolo di ingegnere. Ma alla fine, i risultati li raggiungono gli uomini e le donne, non le macchine. E sono le persone che compongono le squadre di lavoro, non gli impianti o gli stabilimenti.

Quello che un Temporary Manager nelle Operations fa tutti i giorni, è cercare di essere sempre sia supporto che stimolo, ma anche guida, disponibile con i propri collaboratori al confronto, cercandolo quando manca. Una qualità importante che non deve mai mancare nel bagaglio del TM è saper individuare le caratteristiche, le attitudini, i punti di forza e di debolezza di ogni membro del team, orientando ed aiutando ogni singolo collaboratore a migliorarsi dove sono presenti lacune e a valorizzare le proprie unicità, cercando di rendere uniti e compatibili anche soggetti che per loro natura caratteriale lo sono meno.

In cambio, il Temporary Manager riceve fiducia ed appoggio, che gli permettono di costruire così un rapporto di lavoro che riesce a sciogliere i diversi nodi che ogni giorno si creano nel lavoro in gruppo, ricavando preziosi suggerimenti su come procedere al meglio per affrontare i numerosi temi quotidiani.

Alla fine della giornata, vedere la squadra che si muove verso gli obiettivi aziendali e che funziona come un tutt’uno coordinato e legato è la soddisfazione maggiore a cui un Temporary Manager nelle Operations può ambire, naturalmente corroborata dal raggiungimento dei risultati attesi.

IL TEMPORARY MANAGER B-SPACE

Il cambiamento spaventa tutti, è naturale, ma spesso è necessario affrontarlo per uscire da situazioni complicate, oppure è addirittura auspicabile per cogliere delle opportunità altrimenti irraggiungibili.

Noi di Business Space offriamo da anni ai nostri clienti la possibilità di disporre di una nostra risorsa, preparata e competente in grado di aiutarli nella gestione di specifici processi aziendali, più o meno complessi. In queste settimane vi vogliamo presentare alcuni esempi, anche molto diversi tra loro, di quello che possiamo offrire e di quali vantaggi possa comportare la scelta di affidarsi ad un Temporary Manager B-Space.


Tips&Tricks 

Welfare aziendale: cosa significa e come funziona

Con il termine welfare aziendale si comprendono tutti quei beni e servizi che un’impresa riconosce al lavoratore e alla lavoratrice dipendente e che non rientrano nella cifra del compenso stabilito al momento della assunzione e nelle variazioni successive.

Questi benefici possono consistere in somme in denaro, in offerte di servizi a vantaggio della propria vita personale e familiare oppure in buoni di acquisto da spendere in molteplici modi.

L’obiettivo del sistema di welfare aziendale è quello di migliorare la qualità di vita del lavoratore e della lavoratrice, sia nell’ambito del luogo di lavoro stesso, sia nell’ambito personale.

I soggetti che ricevono i benefici dal welfare aziendale sono due:

  • l’azienda, che otterrà dei benefici fiscali, maggiori ingaggio e motivazione del collaboratore/trice, maggiore produttività conseguente e miglioramento della immagine verso l’esterno con conseguente attrazione dei talenti;

  • il lavoratore/lavoratrice dipendente, che godrà della non tassazione degli importi erogati dalla azienda, della fruizione di servizi di welfare in forma gratuita o agevolata per sé e/o la propria famiglia, di una maggiore propensione a rimanere in azienda etc.

L’azienda potrà quindi migliorare il benessere dei collaboratori e delle collaboratrici, incentivando la fidelizzazione del dipendente, rafforzando il rapporto con l’azienda e semplificando la conciliazione tra vita professionale e vita familiare.

Si tratta di un elemento chiave per mantenere all’interno della società il personale più qualificato. Inoltre, si viene a creare una maggiore interazione tra l’azienda e la comunità. Infine, dal punto di vista fiscale si avrà un trattamento agevolato:

  • i fringe benefit sono detassati per le aziende, e deducibili per i lavoratori;

  • la semplicità nell’acquisto e invio ai dipendenti;

  • i servizi di welfare hanno un’esenzione al 100% dal punto di vista contributivo;

  • per il datore di lavoro non costituiscono un obbligo, ma sono facoltativi.

La vostra azienda adotta sistemi di welfare aziendale?

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