La cultura del feedback nel “lean management”
Dare un feedback, oggettivo e senza pregiudizi, è un’abilità indispensabile, anche in ambito professionale.
Tuttavia, non è raro tutt’oggi trovare persone che attribuiscono un significato negativo alla parola feedback.
Un feedback, in generale, dovrebbe consistere in “un ritorno di informazioni sull’efficacia e l’impatto di determinate azioni”. Non si tratta di critiche o giudizi, è pur sempre un’opinione, ma dovrebbe basarsi su fatti e osservazioni oggettive, e dovrebbe avere un’intenzione.
Ma il feedback è un processo bidirezionale. Se da una parte c’è qualcuno che dà un feedback, e che deve imparare a darlo correttamente, dall’altra c’è qualcuno che lo riceve, e che allo stesso modo deve imparare a non farsi travolgere dalle emozioni negative.
A nessuno infatti piace ricevere un commento negativo, ma superare l’irritazione, o la frustrazione, o la collera che può provocare può aiutare il percorso di crescita.
Anche chiedere un feedback è importante, conferma la nostra apertura e disponibilità al confronto, richiede tuttavia un certo tipo di linguaggio: è preferibile fare domande aperte, per dare all’interlocutore la possibilità di esprimersi liberamente, o evitare formulazioni che richiedano rassicurazione più che una franca descrizione delle sue percezioni.
Nella logica del lean management, il feedback è uno strumento fondamentale di crescita personale e deve essere necessariamente utilizzato dal management ed insegnato ai singoli collaboratori.
TIPS & TRICKS
Per sapere se la tua organizzazione è “feedback oriented” prova a fare questo esperimento:
Manda un’email a due colleghi e chiedi un feedback su di te, una tua attività, un atteggiamento avuto, un lavoro svolto, e nota la risposta. Se ti sembra poco convincente, probabilmente non c’è l’abitudine a sentirsi chiedere un riscontro.
Al contrario, manda una mail a due colleghi per dare feedback sulle loro attività o progetti.
Solo per i più temerari!