Lo stato di flow sul lavoro: cos’è, come si raggiunge e quali benefici porta con sé
Lo stato di flow è quella sensazione intensa in cui si è così concentrati rispetto alla cosa che si sta facendo che tutto il resto scompare.
La persona è totalmente immersa in quello che la sta occupando da perdere la cognizione del tempo e ignorare le distrazioni esterne. Durante lo stato di flow, restare concentrati su un'attività diventa naturale e, di conseguenza, dona una energia positiva e fruttuosa.
Secondo Mihály Csíkszentmihályi, lo psicologo positivista ungherese naturalizzato statunitense che lo ha scoperto, esistono otto fattori chiave che contribuiscono allo stato di flow:
Chiarezza degli obiettivi e feedback immediato;
Concentrazione intensa e mirata su un'attività specifica;
Giusto equilibrio tra le competenze e il livello di difficoltà dell'attività;
Senso di controllo personale e controllo sull'attività;
Perdita di autocoscienza riflessiva:
Distorsione o percezione alterata del tempo;
Immersione totale nell'attività e aumento della consapevolezza;
Esperienza autotelica (lo stato di flow è intrinsecamente gratificante).
Perché è così importante analizzare lo stato di flow sul lavoro?
Indubbiamente, essere vicini allo stato di flow porta grandi benefici in termini di produttività ed efficienza.
Oltre a sentirsi semplicemente bene, raggiungere il flow offre svariati benefici, come ad esempio essere in sintonia con le proprie emozioni e controllarle, maggiore soddisfazione in quanto quello che si produce durante lo stato di flow tende a essere esso stesso la ricompensa, maggiore impegno nel lavoro, sensazione di maggiore creatività in quanto durante lo stato di flow non si è pienamente coscienti, maggiore concentrazione su quello che si sta facendo e, infine, consapevolezza di poter raggiungere gli obiettivi prefissati.
Per avvicinarsi allo stato di flow, è necessario assicurare che si verifichino tre fattori:
Che vi sia un’unica persona ad occuparsi di quell’attività;
Che questo compito non sia troppo facile o troppo difficile
Che sia un compito attinente alle capacità o all’ ambito lavorativo delle persone;
È necessario focalizzarsi sulla motivazione che porta la persona a svolgere questo lavoro e sui passi da fare, piuttosto che sull’obiettivo finale.
I cinque passi per entrare nel flow
Fare qualcosa che piace
Può sembrare scontato, ma questo è effettivamente il modo più efficace per entrare in flow. Svolgere un compito o un’attività che fa parte delle proprie passioni o rientra tra i propri interessi, è già di per sé una forte motivazione, che offre la possibilità di cimentarsi con qualcosa di impegnativo, ma fattibile, che aiuti anche a migliorare le tue capacità.Iniziare con un rituale
È utile partire con una serie di azioni da eseguire ogni volta che si sta per iniziare il compito, creando una pratica rituale che prepari la mente ad immergersi in una data attività. Per esempio, con qualche minuto di meditazione, una passeggiata, una doccia rilassante o una tisana.Creare una lista di priorità
ed iniziare con la più importante. È più semplice raggiungere il flow concentrandosi su di un compito alla volta, per poter utilizzare a pieno ogni parte del nostro cervello. Per tale motivo, una strategia multitasking distoglierebbe l’attenzione, portando distrazioni che impedirebbero lo stato di flusso.Identificare i momenti di picco creativo e produttivo
Ci sono momenti in cui la mente funziona più naturalmente e a pieno ritmo. Per alcuni è al mattino, dopo una lunga notte di riposo, per altre invece può essere nel tardo pomeriggio. Utile Cercare di concentrare la attenzione in uno di questi periodi, per incentivare più velocemente il tuo flow.Eliminare le distrazioni
Lavorare al compito in ambiente tranquillo con distrazioni minime intorno alla persona. Evitare l’utilizzo del telefono in quei momenti, meglio ancora se tenuto spento o in modalità aereo.
Per altre informazioni su come raggiungere questo stato, scrivici all’indirizzo info@b-space.it.