MES: un investimento per il futuro della nostra produzione
Il Manufacturing Execution System – MES – è un sistema software essenziale per la gestione delle operazioni produttive nelle aziende manifatturiere. Collocato tra il livello gestionale – ERP – e il livello operativo della produzione, il MES consente di monitorare, tracciare e ottimizzare le attività produttive in tempo reale agendo come un vero e proprio cervello digitale.
Da anni Business Space, attraverso i suoi consulenti, segue le Aziende dallo studio all’implementazione dei migliori MES in qualsiasi tipologia di reparto produttivo: carpenteria, lavorazioni meccaniche, verniciatura, assemblaggio manuale o automatizzato.
Questo sistema è fondamentale per le aziende manifatturiere moderne per numerosi motivi legati a 1. l'ottimizzazione dei processi produttivi 2. l'efficienza operativa 3. la competitività sul mercato. Vediamo perché è importante implementare un MES:
Controllo in tempo reale
Il MES offre una visibilità continua e dettagliata su ciò che accade nel reparto produttivo. Ogni fase del processo viene monitorata in tempo reale, permettendo ai responsabili di identificare problemi o colli di bottiglia e di intervenire immediatamente riducendo costi provocati da fermi produttivi inaspettati.Riduzione degli sprechi
Grazie alla gestione ottimizzata delle risorse e alla pianificazione accurata, il MES contribuisce a ridurre gli sprechi, sia in termini di materie prime che di tempo portando quindi ad una generale riduzione dei costi.Tracciabilità
Garantisce la tracciabilità completa di ogni materiale e prodotto durante tutte le fasi del processo produttivo. Essa è un requisito fondamentale per le principali normative in ambito qualitativo; infatti, permette di tracciare ed archiviare numeri di lotto, seriali e tutte le informazioni legate non solo alla componentistica in uso ma anche al processo in atto.Raccolta dati
Il MES Fornisce dati accurati e aggiornati sulle operazioni produttive, permettendo ai manager di prendere decisioni informate e basate su evidenze. Molto spesso la mancanza di dati certi, accurati e ripetibili è la principale causa di inefficienza poiché non si è in capaci di pianificare di conseguenza azioni di miglioramento continuo.Miglioramento dell'efficienza
Permette di monitorare la produzione in tempo reale, ottimizzando l'uso delle risorse di macchinari, materiali e personale. In tal modo è possibile ridurre i tempi di inattività o attesa, andando a saturare le singole attività, riducendo i tempi ciclo ed incrementando l’efficienza produttiva.
Spesso si pensa che il MES sia un software utile soltanto per le grandi imprese, in realtà è uno strumento fondamentale anche per le PMI. Infatti, queste ultime sono all’interno di un mercato in continuo sviluppo, dove la concorrenza è sempre più presente ed efficientare i propri processi produttivi può fare la differenza. Inoltre, è un software interfacciabile con strumenti già in uso in azienda come ERP di qualunque genere oppure CRM – Customer Relationship Management – per condividere direttamente con il cliente finale qualsiasi informazione di processo utile per risolvere eventuali non conformità riscontrate.
Il lato back-end viene sfruttato da manager per l’analisi, il lato font-end (lato utente) deve essere utilizzato direttamente nei reparti produttivi da personale solitamente meno skillato. L’interfaccia utilizzata dagli operativi può essere un palmare, un PLC a bordo macchina, ma anche un rugget phone per reparti in ambienti polverosi. Tutte queste tipologie di interfacce devono avere in comune l’aspetto più importante, la usability. Infatti, una raccolta dati attendibile e precisa è possibile solo se gli operatori sono formati appieno nell’uso dei terminali e si trovano a loro agio nel loro utilizzo quotidiano.
I consulenti B-Space da sempre sono abituati ad interagire quotidianamente sia con manager sia con personale più operativo e per questo possono contribuire dedicando il loro know-how arricchito da numerose precedenti esperienze.
Tips&Tricks
Coach/formatore/consulente: ci sono differenze?
[Spoiler] Sì!
Molte organizzazioni ci chiedono se per realizzare una determinata attività sia più efficace incaricare un coach, un formatore o un consulente, o addirittura se non siano professioni assimilabili. Naturalmente, non sono simili. Anzi, la scelta di un tipo di professionista rispetto ad un altro determina l’efficacia o meno della risoluzione del problema.
La scelta tra un coach, un consulente o un formatore dipende innanzitutto dalle esigenze della azienda e dall’obiettivo che vuole raggiungere, così come dal percorso che vuole seguire per raggiungerlo.
Rispetto a questa tematica, oggi inizia una mini-rassegna dedicata al racconto relativo alle tre figure, al fine di comprendere meglio le caratteristiche e le specificità di ognuna nell’influenzare lo sviluppo organizzativo.
IL COACH
Il Coach è colui che conosce un metodo di intervento sulle persone ed è esperto di processi evolutivi.
Lavora essenzialmente sul chi e sul cosa vuole il cliente – definito coachee – e lo guida nello scoprire i suoi obiettivi e le sue risorse, assistendolo nella ricerca del come realizzare il piano di azione che lui stesso ha delineato.
In sintesi, lo aiuta a decidere cosa fare e come farlo.
È dunque un processo improntato sull’allenamento delle potenzialità di ogni persona.
Il compito del coach non è quello di risolvere i problemi del coachee, piuttosto lo supporta nel definire gli obiettivi e il piano d’azione per raggiungere i risultati desiderati.
In quest’ottica, il coach è la guida e il coachee l’artefice del proprio cambiamento: il coach non è un esperto di materie aziendali specifiche ma del processo di apprendimento della persona.